In questo stato by Arbasino Alberto -

In questo stato by Arbasino Alberto -

autore:Arbasino Alberto - [-, Arbasino Alberto]
La lingua: ita
Format: epub
Amazon: B00A8EHIJO
editore: Milano, Garzanti
pubblicato: 1978-01-02T00:00:00+00:00


Un casino di bacetti

Improvvisamente, davanti a tutto un mondo cresciuto fra i vecchi parametri della rispettabilità e doverosità piccolo-borghese tirchia e casalinga e guardona e guardinga, e i nuovi conformismi dei detersivi e dei digestivi e dell’ideologia e della semiologia e degli amari e degli 55

In questo stato - Alberto Arbasino

shampoo - con l’angoscia di scorgere dietro ogni barbone nero o sciarpone fricchettone l’autonomo drogato e pazzo che te tira ‘na bomba ‘n testa e te porta via tutto pure se non ciài ‘na lira ‘n tasca -

ecco si spalanca tutto un altro mondo di motorini, cagnolini, videotape, oroscopi, gruppi antidroga pesante, ginnastica orientale insegnata a prezzi politici, acquarelli, consultori, baby-sitters, piastre registrazione stereo, punti di aggregazione per recuperare senza colpevolizzazione una dimensione di dialogo, chitarre acustiche, pappagalli smarriti, seggioloni chicco, marce femminili, crisi maschili, collettivi omosessuali, coltelli, scarponi, piume, tende canadesi da campeggio, gruppi di autocoscienza, ricerca di tavoli e letti, contatti per costruire qualcosa, ripetizioni d’inglese, autoadesivi, opuscoletti, piano-bar in locali gestiti da compagni a Frosinone, ripasso insieme di fisiologia generale dal lunedì mattina al giovedì sera, ricerca urgente di compagni per una vacanza in Grecia, vendita di flauti artigianali indo-equatoriali, ricerca urgente di monocamere accessoriate in affitto, cinture gialle per chimoni judò, flauti dolci e traversi, gite a manifestazioni mortuarie con colazione al sacco, attrezzature subacquee, coppie fatte e sfatte e rifatte, “cerco disperatamente dischi”, “disperati disposti a discutere su tutto”, cortei, ricerca di contatti per sfuggire l’alienazione, ricerche di compagni trovati e perduti fra un blocco stradale e un autostop, filmini, autobianchi, 500, NSU, 2CV, anche “un’amica etiope con il fratello finora vissuti con la zia che li ha sempre repressi dopo otto anni di violenze vogliono vivere la loro vita da soli…”

La fortuna di una trovata giornalistica - le lettere (e poi i piccoli annunci) a “Lotta continua”

come campionario “nudo e crudo”, e cool, e dry, dei tormenti di una generazione disperata davvero -

si deve non soltanto all’ansia emozionata e commossa nel “riconoscimento” reciproco fra i teenagers

“a bagno” sprovveduti e sperduti nel gran brulichio conflittuale successivo agli studi ancora severi e alle citazioni ancora solenni della generazione del ‘68 e del “Manifesto”… Si deve (soprattutto) (forse) alle curiosità politicizzate e antropologizzanti di quella vastissima “fascia” più o meno adulta che non riesce a riconoscere le “diversità” contemporanee sotto l’uniformità ferrea e plumbea dei comportamenti rivoluzionari e degli abbigliamenti emarginati, dietro quei nomi anche loro “nudi e crudi” (Marco, Paola, Massimo, Patrizia…) come ai tempi degli antichi romani… “Fascia” addirittura anziana che magari intende ancora per “ironia” un certo sense of humour attualmente impopolarissimo (basta osservare i diversi usi plumbei di Alice…), e per “creatività” un’attività che inventi e costruisca e metta a punto preferibilmente arte e letteratura senza troppi nessi con ferrei strumenti presenti o appiattati di distruzione e di morte… e che inoltre non fiuta né mangia né beve né si inietta né aspira né assorbe analmente prodotti o sostanze se non sa esattamente “cosa c’è dentro”, giacché è tuttora influenzata da pregiudizi di



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